Bodhisattvacharyavatara – Shantideva
Impegnarsi nella condotta dei bodhisattva
Il Bodhisattvacharyavatara conserva il titolo sanscrito perché fu composto dall’acharya indiano Shantideva (VIII sec. d.C.) e solo in seguito fu tradotto in tibetano, di cui si contano numerose versioni, la prima ad opera del ven. Bante Paltzeg, cui seguirono quelle di Rincen Sangpo e di altri eruditi Lama delle quattro diverse tradizioni buddhiste presenti in Tibet.
Il libro si concentra principalmente sulla generazione e l’accrescimento della mente dell’illuminazione, evidenziandosi quindi come un testo mahayana. In particolare, la visione filosofica di Shantideva è quella della scuola Madhyamaka-Prasangika di Chandrakirti.
I versi dell’opera combinano bellezza poetica a raffinatezza dialettica e a un’enorme forza ispiratrice, e in quanto tali ancor oggi, oltre a costituire un testo base del buddhismo mahayana, si rivelano in generale come una fonte preziosa cui attingere per arricchire il proprio mondo interiore.
I dieci capitoli del Bodhisattvacharyavatara
Relativamente al contenuto dei capitoli del Bodhisattvacharyavatara, il 1° tratta dello sviluppo di bodhicitta (la mente dell’illuminazione) e dei benefici che derivano dal generarla.
D’altra parte, se si è completamente schiavi delle negatività tale generazione risulta difficile, per cui la base deve essere purificata dal karma negativo e dai difetti mentali, e il 2° capitolo tratta infatti di questo. Vi è anche spiegato come accumulare nello stesso tempo meriti, con la pratica dei sette rami.
Dopo aver purificato le negatività e accumulato meriti si è pronti per generare la mente dell’illuminazione, quindi si prendono i voti, e ci si impegna nella condotta del bodhisattva, così come descritto nel 3° capitolo.
Avendo preso gli impegni d’onore si cerca quindi di mantenerli con consapevolezza e coscienziosità, e questo è l’argomento del 4° capitolo.
Il 5° capitolo è relativo all’attenzione discriminante, la cui funzione è di verificare se il proprio comportamento è appropriato per un bodhisattva oppure no e, come il 4°, riguarda la prima delle sei perfezioni, la moralità.
Il 6° capitolo tratta della pazienza, il 7° della perseveranza entusiastica, l’8° della concentrazione, il 9° della saggezza, nel 10° e ultimo c’è la dedica.
Le sei perfezioni (sanscrito: paramita) in relazione ai dieci capitoli
- la prima è la generosità, che non viene trattata in uno specifico capitolo: una parte la si trova nel 1°, un’altra nel 2° e un’ultima parte nel 9°;
- la seconda è la moralità, che ha due capitoli dedicati esclusivamente a essa, il 4° e il 5°;
- la terza è la pazienza, che è esposta nel 6° capitolo;
- la quarta è lo sforzo entusiastico, che è esposto nel 7° capitolo;
- la quinta è la concentrazione, che è esposta nell’8° capitolo;
- la sesta è la saggezza, che è esposta nel 9° capitolo.
Quindi il Bodhisattvacharyavatara, in cui sono spiegate tutte le sei paramita, è un vero e proprio manuale per chi aspira ad ottenere lo stato di un risvegliato, il cui scopo ultimo è la realizzazione del beneficio di ogni essere.
Note per il lettore
Tenendo presente lo specifico contesto storico e culturale di riferimento di Shantideva, e che i suoi diretti interlocutori erano monaci, è consigliabile accompagnare la lettura di questo suo breve poema con la consultazione di un relativo Commentario, grazie al quale si eviterà di fraintendere l’effettivo significato di alcuni particolari esempi ed affermazioni che si incontrano, e di acquisirne invece una più generale e fruibile comprensione; inoltre si avrà a disposizione una spiegazione dettagliata del IX capitolo, quello sulla saggezza, che presenta il contenuto filosofico più alto del Mahayana, ossia la visione della vacuità propria della scuola Madhyamaka-Prasangika.
In particolare, si rimanda il lettore al testo del ven. ghesce Yesce Tobden Commentario al Bodhisattvacharyavatara, Chiara Luce Edizioni – 2014 (4° ed.), in appendice al quale si troverà anche un’elaborazione sintetica appunto del IX capitolo.
Il testo radice del Bodhisattvacharyavatara è pubblicato in edizione tascabile dalla Ruota del Dharma – 2018, ultima di quattro ristampe.
Novità assoluta, di tale edizione del Bodhisattvacharyavatara è stato realizzato un CD audio MP3 con la recitazione in italiano dell’intero testo (La Ruota del Dharma – 2018).